RITIRO ON LINE - aprile 2021     










Venero la Parola di Dio, l’Icona ed il Crocifisso. Traccio sulla mia persona il Segno della mia fede, il Segno della Croce, mi metto alla presenza del Signore che vuole parlarmi.

 


(San Lorenzo - Marcesina)


Spirito di Dio scendi su di noi. Spirito di Dio scendi su di me.

Veni, Sancte Spiritus, Veni, per Mariam.


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"PREGARE IL PADRE NOSTRO"


Gesù pregava come prega ogni uomo del mondo. Eppure, nel suo modo di pregare, vi era racchiuso un mistero, qualcosa che sicuramente non era sfuggito ai suoi discepoli, se nei vangeli troviamo quella supplica così semplice e immediata: «Signore, insegnaci a pregare» (Lc 11,1).

Gesù mette sulle labbra dei suoi discepoli una preghiera breve, audace, fatta di sette domande – un numero che nella Bibbia non è casuale, indica pienezza”.

Questa presentazione introduce le meditazioni di papa Francesco sul Padre Nostro, da lui tenute nelle udienze generali del mercoledì. Sono un materiale prezioso da approfondire nei nostri momenti di riflessione.


 

 

 

 

 

 

 

LECTIO Apro la Parola di Dio e leggo in piedi i brani che mi vengono proposti.


7Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. 8Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.

(Matteo 6,7-8)

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Signore, tu mi scruti e mi conosci,

2tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,

intendi da lontano i miei pensieri,

3osservi il mio cammino e il mio riposo,

ti sono note tutte le mie vie.

4La mia parola non è ancora sulla lingua

ed ecco, Signore, già la conosci tutta.

5Alle spalle e di fronte mi circondi

e poni su di me la tua mano.

(Salmo 139,1-5)

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31Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. 32Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.

(Matteo 6,31-32)

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23Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, 24dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».

(Marco 1,23-24)

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MEDITATIO   Seduto, rileggo la Parola per più volte, lentamente. Anche la lettura della Parola di Dio è preghiera. Siamo entrati in quella zona più sacra e più lunga del nostro Ritiro On Line: il grande silenzio ! Il protagonista è lo Spirito Santo.

 Il modo migliore per assaporare un brano delle Scritture è accoglierlo in noi come un cibo nutriente per il nostro spirito, è avere la certezza che sia Dio a volerci parlare per farci entrare nelle dimensioni del suo disegno di amore e di salvezza. Se ascoltiamo attentamente la Parola potremo entrare in un rapporto vivo con il Padre, per lasciarci plasmare dal suo stesso "cuore".


Sia santificato il tuo Nome

Nel nostro percorso di riscoperta della preghiera del Padre nostro, oggi approfondiremo la prima delle sue sette invocazioni, cioè «sia santificato il tuo nome».

Le domande del Padre nostro sono sette, facilmente divisibili in due sottogruppi. Le prime tre hanno al centro il “Tudi Dio Padre; le altre quattro hanno al centro il “noi” e le nostre necessità umane.

 

Le sette domande

Nella prima parte Gesù ci fa entrare nei suoi desideri, tutti rivolti al Padre:

- sia santificato il tuo nome,

- venga il tuo regno,

- sia fatta la tua volontà».

Nella seconda parte è Lui che entra in noi e si fa interprete dei nostri bisogni:


Contemplazione e richiesta

Qui sta la matrice di ogni preghiera cristiana – di ogni preghiera umana –, che è sempre fatta, da una parte, di contemplazione di Dio, del suo mistero, della sua bellezza e bontà, e, dall’altra, di sincera e coraggiosa richiesta di quello che ci serve per vivere, e vivere bene. Così, nella sua semplicità e nella sua essenzialità, il Padre nostro educa chi lo prega a non moltiplicare parole vane, perché – come Gesù stesso dice – «il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate» (Mt 6,8).

Quando parliamo con Dio, non lo facciamo per rivelare a Lui quello che abbiamo nel cuore: Lui lo conosce molto meglio di noi! Se Dio è un mistero per noi, noi invece non siamo un enigma ai suoi occhi (cfr Sal 139,1-4). Dio è come quelle mamme a cui basta uno sguardo per capire tutto dei figli: se sono contenti o tristi, se sono sinceri o nascondono qualcosa…

 

La consegna di noi stessi all'Amore

Il primo passo della preghiera cristiana è dunque la consegna di noi stessi a Dio, alla sua provvidenza. È come dire: «Signore, Tu sai tutto, non c’è nemmeno bisogno che ti racconti il mio dolore, ti chiedo solo che tu stia qui accanto a me: sei Tu la mia speranza».

È interessante notare che Gesù, nel discorso della montagna, subito dopo aver trasmesso il testo del Padre nostro, ci esorta a non preoccuparci e non affannarci per le cose. Sembra una contraddizione: prima ci insegna a chiedere il pane quotidiano e poi ci dice: «Non preoccupatevi dunque dicendo: che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?» (Mt 6,31). Ma la contraddizione è solo apparente: le domande del cristiano esprimono la confidenza nel Padre; ed è proprio questa fiducia che ci fa chiedere ciò di cui abbiamo bisogno senza affanno e agitazione.

 

Sia santificato” in noi

È per questo che preghiamo dicendo: «Sia santificato il tuo nome !». In questa esclamazione si sente tutta l’ammirazione di Gesù per la bellezza e la grandezza del Padre, e il desiderio che tutti lo riconoscano e lo amino per quello che veramente è. E nello stesso tempo c’è la supplica che il suo nome sia santificato in noi, nella nostra famiglia, nella nostra comunità, nel mondo intero.

 

Dio santifica e ci trasforma

È Dio che santifica, che ci trasforma con il suo amore, ma nello stesso tempo siamo anche noi che, con la nostra testimonianza, manifestiamo la santità di Dio nel mondo, rendendo presente il suo nome. Dio è santo, ma se noi, se la nostra vita non è santa, c’è una grande incoerenza! La santità di Dio deve rispecchiarsi nelle nostre azioni, nella nostra vita.

«Io sono cristiano, Dio è santo, ma io faccio tante cose brutte», no, questo non serve. Questo fa anche male; questo scandalizza e non aiuta.

 

La santità in “espansione”

La santità di Dio è una forza in espansione, e noi supplichiamo perché frantumi in fretta le barriere del nostro mondo. Quando Gesù incomincia a predicare, il primo a pagarne le conseguenze è proprio il male che affligge il mondo. Gli spiriti maligni imprecano: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!» (Mc 1,24).

Non si era mai vista una santità così: non preoccupata di se stessa, ma protesa verso l’esterno. Una santità – quella di Gesù – che si allarga a cerchi concentrici, come quando si getta un sasso in uno stagno. Il male ha i giorni contati – il male non è eterno –, il male non può più nuocerci: è arrivato l’uomo forte che prende possesso della sua casa (cfr Mc 3,23-27). E questo uomo forte è Gesù, che dà anche a noi la forza per prendere possesso della nostra casa interiore.

 

La nostra grande certezza

La preghiera scaccia ogni timore. Il Padre ci ama, il Figlio alza le braccia affiancandole alle nostre, lo Spirito lavora in segreto per la redenzione del mondo. E noi? Noi non vacilliamo nell’incertezza. Ma abbiamo una grande certezza: Dio mi ama; Gesù ha dato la vita per me! Lo Spirito è dentro di me. È questa la grande cosa certa.

E il male? Ha paura. E questo è bello.



(catechesi di Papa Francesco del 27 febbraio 2019)

 

 


 


 

 

 

 

ORATIO Domando umilmente di poter essere coerente con le indicazioni emerse dalla meditatio. Esprimo fede, speranza, amore. La preghiera si estende e diventa preghiera per i propri amici, per la propria comunità, per la Chiesa, per tutti gli uomini. La preghiera si può anche fare ruminando alcune frasi del brano ripetendo per più volte la frase/i che mi hanno fatto meditare.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       .

                                                                                                                                                                                                                                                                    

Vieni, Padre, vieni

a camminare con noi,

vieni a donarci la pace,

vieni a vivere in noi.

Il mondo, questo nostro mondo, ha bisogno di Te!

Padre santo,

chiama i tuoi figli,

santificali nell'amore,

dona vita e speranza

a quanti sono alla ricerca di Te.




 

 

 

 

 

 

CONTEMPLATIO Avverto il bisogno di guardare solo a Gesù, di lasciarmi raggiungere dal suo mistero, di riposare in lui, di accogliere il suo amore per noi. È l’intuizione del regno di Dio dentro di me, la certezza di aver toccato Gesù. È Gesù che ci precede, ci accompagna, ci è vicino, Gesù solo! Contempliamo in silenzio questo mistero: Dio si fa vicino ad ogni uomo!


Per Cristo, con Cristo e in Cristo a te, Dio Padre Onnipotente,

nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti

i secoli dei secoli. Amen


 

 

 

 

 

 

 

 

ACTIO Mi impegno a vivere un versetto di questi brani, quello che mi ha colpito di più.

Si compie concretamente un’azione che cambia il cuore e converte la vita. Ciò che si è meditato diventa ora vita! Prego con la Liturgia delle Ore, l’ora canonica del giorno adatta al momento.

Concludo il momento di lectio recitando con calma la preghiera insegnataci da Gesù: Padre Nostro...

Arrivederci!

(tratto dalle catechesi di Papa Francesco )

    

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