RITIRO ON LINE                                                                                                   
dicembre
2011  

 

Venero la Parola di Dio, l’Icona ed il Crocifisso.   Traccio sulla mia persona il Segno della mia fede, il Segno della Croce, mi metto alla presenza del Signore che vuole parlarmi.

Veni, Sancte Spiritus, Veni, per Mariam.

 

In questo mese sospendiamo momentaneamente  il filone che stavamo seguendo, cioè le meditazioni che prendono spunto da alcune parole-chiave (l’ultima era “discernere”), suggerite da un percorso formativo della Caritas Italiana. Le riprenderemo a gennaio.

 

 Vogliamo dare spazio ad un “fatto nuovo”. E’ infatti successo un evento per noi molto importante: sabato 12 novembre Claudio Chiozzi, ideatore e co-autore del Ritiro On Line, sulla sua strada verso il Sacerdozio E’ STATO ORDINATO DIACONO nella chiesa di s. Agostino in Loano (SV).

 

Il Ritiro On Line di questo mese, per aiutarci a pregare per tutte le vocazioni e in particolare per essere vicini a Claudio in questo suo cammino verso il Sacerdozio, prenderà spunto dalla Veglia di Preghiera fatta presso la sua comunità di origine: la Parrocchia e l’Oratorio di Orbassano (TO).

Anche la classica struttura della Lectio per questa volta cede il passo alla struttura di una Veglia di Preghiera.

 

Buona meditazione e buona preghiera a tutti.

 

 

 

       

CANTO:                        Sei la mia luce, sei la mia salvezza, sei la mia casa, alleluia!

 

GUIDA:                         “Donna, ecco tuo figlio; figlio, ecco tua Madre!”

 

PRESIDENTE:             Cari figli, carissimo Claudio, ascoltate la sua parola, aprite la porta del vostro cuore con il   vostro assenso, e fate quello che vi dirà.

 

CANTO:                        Giovane donna, attesa dell’umanità;

                                        un desiderio d’amore e pura libertà.

                                        Il Dio lontano è qui, vicino a te,

                                        voce e silenzio, annuncio di novità.

                                                                                                        AVE MARIA, AVE MARIA.

                                        Ecco l’ancella che vive della tua Parola

                                        libero il cuore perché l’amore trovi casa.

                                        Ora l’attesa è densa di preghiera,

                                        e l’uomo nuovo è qui, in mezzo a noi.

                                                                                                        AVE MARIA, AVE MARIA.

 

PRESIDENTE:              Nel nome del Padre … . La grazia e la luce di Dio nostro Padre, che  giunge a noi dal Cristo risorto, sia con tutti voi. ...

 

GUIDA:                           IL MAESTRO E’ QUI E TI CHIAMA: affidiamo all’intercessione della Vergine il “SI’” di Claudio e di ciascuno di noi.

 

INVOCAZIONE (tutti): (San Francesco d’Assisi, FF 281)

 

                                        SANTA MARIA VERGINE, non vi è alcuna simile a te, nata nel mondo, 

                                        figlia e ancella dell'Altissimo Re il Padre celeste,

                                        Madre del santissimo Signore nostro Gesù Cristo,

                                        sposa dello Spirito Santo;

                                        prega per noi con S. Michele Arcangelo e con tutte le potenze dei cieli e con tutti i santi,

                                        presso il tuo santissimo diletto Figlio, Signore e maestro. Gloria al Padre. ...

 

CANTO:                        COME LA PIOGGIA E LA NEVE,

                                        scendono giù dal cielo

                                        e non vi ritornano senza irrigare

                                        e far germogliare la terra,

 

                                        Così ogni mia parola non ritornerà a me

                                        senza operare quanto desidero,

                                        senza aver compiuto ciò per cui l'avevo mandata, 

                                        ogni mia parola, ogni mia parola.

 

 

PROCLAMAZIONE DEL VANGELO

 

Dal Vangelo di Luca (Lc 1,26-38; 2,19)

 

Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.

Entrando da lei, disse: "Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te".

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo.

L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.

Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine".

Allora Maria disse all'angelo: "Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?".

Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio".

Allora Maria disse: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola". E l'angelo si allontanò da lei.  […]

Maria serbava tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 

 

 

Rit. cantato:                 MISERICORDIAS DOMINI IN AETERNUM CANTABO!

 

                                       Signore, ho paura di stare con te, tu parli al mio cuore, ma io a volte non sono presente a me stesso.

                                                              Signore, ho paura di darti la mano; tu la tieni nella tua, ma a volte mi è difficile lasciarmi accompagnare.

                                       Signore, ho paura di incontrare il tuo sguardo; tu sei un seduttore e io a volte mi accontento di gioie appariscenti e superficiali.

                                                               Signore, ho paura della tua voce; tu sei un Dio libero e gratuito, e a volte mi è difficile pensare che dietro alla tua richiesta non ci sia un interesse nascosto.

                                        Signore, ho paura della tua forza; tu compi prodigi e io a volte mi adagio nella mia debolezza per paura di volare in alto.

                                                                Signore, ho paura della luce del tuo Spirito; tu se un Dio che rischiara, io a volte mi accontento di non capire, di non cercare il senso della mia vita.

 

TUTTI:                 Ho paura a dirti “SI’”, o Signore!

                            Non so ancora che cosa vuoi e dove mi vuoi portare.

                            Ho paura che tu mi  voglia condurre proprio là dove io non voglio andare.

                            Ho paura che tu mi spinga per strade a me non gradite, di firmare una carta in bianco, di dirti un “SI’” che poi reclama altri “SI’” .

                            Mi fai paura Signore, anche se sento di amarti. Ho paura del tuo sguardo perché è irresistibile.

                            Ho paura della tua esigenza, perché sei un Dio geloso.

                            Ho paura del tuo amore, perché sei troppo misterioso e impegnativo.

                            Signore aiutami a comprendere che tu non hai bisogno delle mie sufficienze, infondimi forza e decisione perché possa aderire al tuo progetto, e perché venga il

                            tuo Regno e non il mio; perché sia fatta la tua volontà e non la mia.

                            Aiutami a dire “SI’” con fiducia e umiltà, soprattutto con amore. AMEN. 

 

Dal Vangelo di Giovanni (Gv 11,25-29)

Gesù disse a Marta, la sorella di Lazzaro: "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?".

Gli rispose: "Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo".

Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: "Il Maestro è qui e ti chiama". Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui.

 

PRESIDENTE:                Nel sacramento dell’Eucaristia, che prolunga il mistero dell’incarnazione, davvero il Maestro è qui e ci chiama: sciogliamo davanti a Lui ogni esitazione e incertezza,

                                          per consegnare alla sua fedeltà il nostro SI’. 

 

CANTO DI ESPOSIZIONE DELL’EUCARISTIA

Prima del tempo 

prima ancora che la terra

cominciasse a vivere

il Verbo era presso Dio.

Venne nel mondo 

e per non abbandonarci

in questo viaggio ci lasciò 

tutto se stesso come pane.

 

Verbum caro factum est

Verbum panis factum est.

 

Qui spezzi ancora il pane in mezzo a noi

e chiunque mangerà non avrà più fame.

Qui vive la tua chiesa intorno a te

dove ognuno troverà la sua vera casa.

Verbum caro factum est...

 

Prima del tempo

quando l'universo fu creato

dall'oscurità

il Verbo era presso Dio.

Venne nel mondo

nella sua misericordia

Dio ha mandato il Figlio suo

tutto se stesso come pane.

 

Verbum caro factum est...

 

Qui spezzi ancora ...

 

Verbum caro factum est... 

(Adorazione eucaristica silenziosa)

 

TESTIMONIANZA ORANTE DI CLAUDIO

Giunga il mio grido fino a Te, Signore, venga al Tuo volto la mia supplica. Salvami secondo la Tua promessa”.

 

Mi rendo conto che io ho Uno a cui rivolgere il mio grido, il mio bisogno, con cui vivere qualsiasi cosa mi capiti, qualsiasi momento che attraverso.

Gesù, sei Tu, di cui conosco il volto, sei Tu a cui posso rivolgermi per lasciarmi abbracciare dalla tenerezza di cui sei capace e che ho già sperimentato.

Più passa il tempo e più mi rendo conto, o Cristo, che il sacrificio più grande è riconoscere Te, perché devo accettare la mio povertà, il mio bisogno.

Gesù, ho capito che devo consegnare la mia vita a Te perché sono innamorato di Te. Tu mi hai fatto ri-dire la ragionevolezza di darti la vita ora. Tu mi hai fatto ri-dire che cosa sei per me, mi hai fatto ri-accorgere del Tuo amore per me e del mio amore per Te.

 

Davanti a te e alla comunità che mi ha generato alla fede non posso non chiedermi: che cosa definisce la mia personalità? Claudio chi è? La mia personalità è definita dalla mia vocazione: io coincido con il Tuo venire a chiamarmi ad un’amicizia intima con Te. La mia personalità non è definita dal mio carattere, neanche dai miei genitori, dai miei studi, dalla mia malattia, dal trasferimento in  seminario, l’ordinazione e il ministero, dalla Grazia dell’incontro con il Movimento Comunione e Liberazione, ma dalla mia vocazione, declinata dalle esperienze che ho fatto.

Gesù, riconosco che la mia vocazione si esprime nel reale e non nelle nuvole o in una apparizione, come Tu sai bene. La fede in Te, o Cristo, è al di là di qualsiasi mia misura: mi sono dovuto arrendere all’evidenza di una Presenza che ho incontrato: l’essenza del Tu che mi precede, mi accompagna, mi ama. Cristo contemporaneo a me, il Risorto, qui ora!

 

Gesù, dal diaconato faccio promessa di celibato. Ma sarebbe ben poca cosa, una cosa formale, se non la metto nella mia carne. Ho imparato in questo tempo che il celibato è apparenza, la verginità tocca il cuore.

Sì, Gesù, vergine! La verginità perciò è un’identificazione alla modalità con cui Tu pensavi, con cui Tu guardavi perché io gridi al mondo intero che la verità del mondo sei Tu, perché gridi che Tu, o Cristo, sei tutto, perché gridi che Tu, o Cristo, sei il significato di tutto.

È un amore, il vertice dell’amore, perché coincide con la risposta alla Tua elezione, predilezione e chiamata, dentro la quale si impara ad amare in modo vero tutto il resto, si guardano le cose e le persone in un modo nuovo. Soltanto se si fa esperienza di questo, si può vivere il sacrificio del celibato che la verginità richiede: il sacrificio si può vivere soltanto se è offerta a Qualcuno, a Te o Cristo.

 

Gesù, mi impegnerò a pregare con la Liturgia della Ore, il Breviario. Sì, so che è vincolante ma se la preghiera fosse solo vincolante che apertura al mondo e alla vita avrei? Mi sentirei ingabbiato! La preghiera, e la Liturgia delle Ore in particolare, è un aiuto formidabile a tenere desta la memoria durante il giorno, a tenere vigile il cuore e la mente, ad immedesimarci con le Ore del giorno vissute da Te

Signore, porto il genere umano di fronte a Dio, da Albenga a Loano, da Ventimiglia a La Spezia, da Orbassano al Giappone.

 

Gesù, il Vescovo Mario mi interrogherà sul mio “Filiale rispetto e obbedienza”…L’autorità, la guida, è il contrario del potere. È il luogo dove Tu sei sperimentato come risposta alle esigenze del mio cuore. L’autorità è una persona vedendo la quale affermo che Tu corrispondi al mio cuore. Fa tremare i polsi a rendersi conto di questa realtà, per l’autorità, per il Vescovo Mario e per tutti i Successori degli Apostoli, e per me.

O Cristo, di questa autorità mi riconosco figlio. Se non mi riconoscessi figlio, se non riconoscessi mio padre, sarei infecondo, perché incapace di penetrare nella realtà, di smuovere la terra del mondo.

Gesù, mi consegno a Te, tramite la Santa Chiesa Cattolica, e tramite al Successore degli Apostoli.

O Cristo, non mi permettere di essere infecondo. Che il Vescovo sia Padre per me, perchè ciò che ho di più caro sei Tu e ciò che viene da Te.

 

Gesù, c’è qualcosa di impressionante nella prostrazione degli ordinandi: un gesto che mi commuove ogni volta che partecipo alle Ordinazioni. Mi provoca e mi sfida. Nel giacere a terra, accolgo nella mia vita la Tua croce, come già l’ho accolta nel periodo della malattia e nelle difficoltà vocazionali, e mi rendo “pavimento” per i fratelli su cui possano camminare.

Ti prego: fammi richiamare nella mia vita solo il Tuo Vangelo, solo Te.

O Cristo, donami la fedeltà alla mia vocazione e missione, anche se ci potranno essere momenti di decadimento della Tua memoria, ma Tu sei sempre memor nostri, ti ricordi sempre di noi, anche se non siamo sempre memor tui [memori di te].

Gesù, vestendo gli abiti diaconali, assumono un significato ancora più importante la frase di don Giussani con cui faccio Tua memoria aprendo gli occhi ogni mattina, “ Io sono Tu-che-mi-fai!”, e l’Angelus.

 

La dipendenza dal mio Creatore, la dipendenza da Te, o Cristo, diventa un Tu che fa tutta la mia vita, tutti i momenti della giornata. Sono commosso perché sei un Tu, contemporaneo, risorto e vivo, che habitavit in nobis: abita fra noi, e non un Dio lontano.

Gesù, il Battesimo di cui ho fatto memoria, mi ha fatto essere vivente in Te. Ora Tu mi trasformi. La Successione Apostolica viene anche in me a prendere volto. Riconosco nel volto del Vescovo Mario il volto di Pietro, Andrea, Giovanni…

 

Ti ringrazio di questo dono immeritato.

 

Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi.

 

Davvero: Nulla è impossibile a Dio.

 

 

CANTO:                        Nada te turbe, nada te espante, quien a Dios tiene nada le falta. Nada te turbe, nada te espante. Solo Dios basta.

CONSEGNA DELL’ECCOMI

PRESIDENTE:            Con Claudio e per Claudio, preghiamo ancora il Signore. Ecco il tuo servo: si compia in Claudio la tua parola!  Ecco i tuoi figli: molti siano coloro che abbandonano

                                      ogni cosa per il tuo amore, o Signore! i consacrino nella vita religiosa, siano ordinati tuoi sacerdoti, accolgano ogni tua chiamata, o Signore!

 

CANTO:       ECCOMI, ECCOMI!  SIGNORE IO VENGO.  ECCOMI, ECCOMI!   SI COMPIA IN ME LA TUA VOLONTÀ.

 

                                        Nel mio Signore ho sperato e su di me s'è chinato,

                                        ha dato ascolto al mio grido, m'ha liberato dalla morte.

 

                                                    I miei piedi ha reso saldi, sicuri ha reso i miei passi.

                                                    Ha messo sulla mia bocca un nuovo canto di lode.

 

                                                                        Il sacrificio non gradisci, ma m'hai aperto l'orecchio,

                                                                        non hai voluto olocausti, allora ho detto: Io vengo!

 

PRESIDENTE                 Preghiamo con il papa Benedetto XVI:

 

                                           Dio, Padre di ogni creatura, da Te abbiamo ricevuto il dono straordinario della vita: rendici generosi nel rispondere alla tua chiamata per condividere con i nostri

                                           fratelli i "pani" che abbiamo ricevuto.

                                           Cristo Gesù, fratello nostro, che ti sei fatto per noi pane di vita, rinnova il prodigio della moltiplicazione dei pani e rendi la nostra esistenza un dono e un grazie

                                           perenne.

                                          Spirito Santo, fedele amico del nostro cammino, sostienici con la forza del tuo amore per annunciare e testimoniare, lungo le strade del mondo, la bellezza della vita

                                           come vocazione.

                                          Santa Trinità, Amore eterno ed infinito, aiuta le nostre comunità ad accogliere il Vangelo della Vocazione, a pregare e gioire per la presenza di giovani orientati al

                                           ministero ordinato e alla vita consacrata.      Amen. 

 

BENEDIZIONE EUCARISTICA

CANTO:                        MAGNIFICAT ANIMA MEA DOMINUM!

                                                                                                            Ave Maria, Ave. Ave Maria, Ave.

                                                                                                                                    Donna dell’attesa e madre di speranza.         Ora pro nobis.

                                                                                                                                    Donna del sorriso e madre del silenzio.         Ora pro nobis.

                                                                                                                                    Donna del presente e madre del ritorno.        Ora pro nobis.

                                                                                                                                    Donna della terra e madre dell’amore.           Ora pro nobis. 

                                                                                                            Ave Maria, Ave. Ave Maria, Ave.

 

GUIDA:                         Fate ciò che vi dirà il Signore: camminate nella gioia, ora e per sempre!

 

Per Cristo, con Cristo e in Cristo a te, Dio Padre Onnipotente,

nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria

per tutti i secoli dei secoli. AMEN