RITIRO ON LINE - giugno 2021     










Venero la Parola di Dio, l’Icona ed il Crocifisso. Traccio sulla mia persona il Segno della mia fede, il Segno della Croce, mi metto alla presenza del Signore che vuole parlarmi.

 

.....

Ho bisogno del tuo spirito

“che prenda del tuo

e lo riveli a me”.

Che riveli a me il senso

della mia esistenza

e il buono che c’è in essa.

Se lasciato a me stesso,

prevalgono in me

istinti di morte…

Ma con te, c’è una morte

che è vita.

E merita ogni mio sforzo

e la mia lode.

…..

 

 

 

 

 

(Stefania Perna – “50 preghiere per i cercatori di speranza” – p.139)

 

 

Veni, Sancte Spiritus, Veni, per Mariam.

 

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"PREGARE IL PADRE NOSTRO"

 

Gesù pregava come prega ogni uomo del mondo. Eppure, nel suo modo di pregare, vi era racchiuso un mistero, qualcosa che sicuramente non era sfuggito ai suoi discepoli, se nei vangeli troviamo quella supplica così semplice e immediata: «Signore, insegnaci a pregare» (Lc 11,1).

Gesù mette sulle labbra dei suoi discepoli una preghiera breve, audace, fatta di sette domande – un numero che nella Bibbia non è  casuale,  indica  pienezza”.

 

Questa presentazione introduce le meditazioni di papa Francesco sul Padre Nostro, da lui tenute nelle udienze generali del mercoledì. Sono un materiale prezioso da approfondire nei nostri momenti di riflessione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LECTIO Apro la Parola di Dio e leggo in piedi i brani che mi vengono proposti.

 

9 Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli,

sia santificato il tuo nome, 10 venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

12 e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,

13 e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

(Mt 6,10)

 

5Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». 6Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. 7Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». 8Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. 10Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

(Lc 19,5-10)

 

 3Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, 4il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. 5Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, 6che ha dato se stesso in riscatto per tutti.

(1 Tim 2,3-6)

 

4Egli sarà giudice fra le genti e arbitro fra molti popoli. Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra

(Is 2,4)

 

7E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? 8Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

(Lc 18,7-8)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MEDITATIO   Seduto, rileggo la Parola per più volte, lentamente. Anche la lettura della Parola di Dio è preghiera. Siamo entrati in quella zona più sacra e più lunga del nostro Ritiro On Line: il grande silenzio! Il protagonista è lo Spirito Santo.

 Il modo migliore per assaporare un brano delle Scritture è accoglierlo in noi come un cibo nutriente per il nostro spirito, è avere la certezza che sia Dio a volerci parlare per farci entrare nelle dimensioni del suo disegno di amore e di salvezza. Se ascoltiamo attentamente la Parola potremo entrare in un rapporto vivo con il Padre, per lasciarci plasmare dal suo stesso "cuore"

 

 

 

“Sia fatta la tua volontà”

 

Oggi  ci  soffermiamo  sulla  terza   invocazione: «Sia fatta la tua volontà».

Essa va letta in unità con le prime due «sia santificato il tuo nome»  e «venga il tuo Regno» così che l’insieme formi un trittico: «sia santificato il tuo nome, venga il tuo Regno,  sia fatta la tua volontà».

 

La cura di Dio per l’uomo e per il mondo

Prima della cura del mondo da parte dell’uomo, vi è la cura instancabile che Dio usa nei confronti dell’uomo e del mondo. Tutto il Vangelo riflette questa inversione di prospettiva.

Il peccatore Zaccheo sale su un albero perché vuole vedere Gesù, ma non sa che, molto prima, Dio si era messo in cerca di lui. Gesù, quando  arriva, gli dice: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». E alla fine dichiara: «Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto» (Lc 19,5.10).

Ecco la volontà di Dio, quella che noi preghiamo che sia fatta.

  

La volontà di Dio, in Gesù

Qual è la volontà di Dio incarnata in Gesù? cercare e salvare quello che è perduto. E noi, nella preghiera, chiediamo che la ricerca di Dio vada a buon fine, che il suo disegno universale di salvezza si compia, prima, in ognuno di noi e poi in tutto il mondo.

Avete pensato che cosa significa che Dio sia alla ricerca di me? Ognuno di noi può dire: “Ma, Dio mi cerca?” - “Sì! Cerca te! Cerca me”: cerca ognuno, personalmente.

Ma è grande Dio! Quanto amore cè dietro tutto questo!

 

Dio non si nasconde

Dio non è ambiguo, non si nasconde dietro a enigmi, non ha pianificato l’avvenire del mondo in maniera indecifrabile. No, Lui è chiaro.

Se non comprendiamo questo, rischiamo di non capire il senso della terza  espressione del Padre nostro. Infatti, la Bibbia è piena di espressioni che ci raccontano la volontà positiva di Dio  nei  confronti  del  mondo.  

E  nel  Catechismo  della Chiesa Cattolica troviamo una raccolta di citazioni che testimoniano questa fedele e paziente volontà divina (cfr nn. 2821-2827).

E San Paolo,  nella  Prima  Lettera a Timoteo, scrive: «Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità» (2,4).

Questa, senza ombra di dubbio, è la volontà di Dio: la salvezza dell’umanità, degli uomini, di ognuno di noi. Dio con il suo amore bussa alla porta del nostro cuore. Perché? Per attirarci; per attirarci a Lui e portarci avanti nel cammino della salvezza. Dio è vicino a ognuno di noi con il suo amore, per portarci per mano alla salvezza. Quanto amore cè dietro di questo!

 

Non schiavi ma liberi

Quindi, pregando «sia fatta la tua volontà», non siamo invitati a piegare servilmente la testa, come se fossimo schiavi. No! Dio ci vuole liberi; è l’amore di Lui che ci libera. Il Padre nostro, infatti, è la preghiera dei figli, non degli schiavi; ma dei figli che conoscono il cuore del loro padre e sono certi del suo disegno di amore. Guai a noi se, pronunciando queste parole,  alzassimo le spalle in segno di resa davanti a un destino che ci ripugna e che non riusciamo  a cambiare.

Al contrario,  è una preghiera piena di ardente fiducia in Dio che vuole per noi il bene, la vita, la salvezza. Una preghiera coraggiosa, anche combattiva, perché nel mondo ci sono tante, troppe realtà che non sono secondo il piano di Dio. Tutti le conosciamo.

 

Quando manca il bene

Parafrasando il profeta Isaia, potremmo dire: «Qui, Padre, c’è la guerra, la prevaricazione, lo sfruttamento; ma sappiamo che Tu vuoi il nostro bene, perciò ti supplichiamo: sia fatta la tua volontà! Signore, sovverti i piani del mondo, trasforma le spade in aratri e le lance in falci; che nessuno si eserciti più nell’arte della guerra!» (cfr 2,4). Dio vuole la pace.

 

Trasformare il mondo con l’amore

Il Padre nostro è una preghiera che accende in noi lo stesso amore di Gesù per la volontà del Padre, una fiamma che spinge a trasformare il mondo con l’amore.

Il cristiano non crede in un “fato” ineluttabile. Non c’è nulla di aleatorio nella fede dei cristiani: c’è invece una salvezza che attende di manifestarsi nella vita di ogni uomo e donna e di compiersi nell’eternità. Se preghiamo è perché crediamo che Dio può e vuole trasformare la realtà vincendo il male con il bene. A questo Dio ha senso obbedire e abbandonarsi anche nell’ora della prova più dura.

Così  è  stato  per  Gesù  nel  giardino  del  Getsemani, quando ha sperimentato l’angoscia e ha pregato:

«Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà» (Lc 22,42).

Gesù è schiacciato dal male del mondo, ma si abbandona fiducioso all’oceano dell’amore della volontà del Padre. Anche i martiri, nella loro prova, non ricerca- vano la morte, ricercavano il dopo morte, la risurrezione.

Dio, per amore, può portarci a camminare su sentieri difficili, a sperimentare ferite e spine dolorose, ma non ci abbandonerà mai. Sempre sarà con noi, accanto a noi, dentro di noi. Per un credente questa, più che una speranza, è una certezza. La stessa che ritroviamo in quella parabola del Vangelo di Luca dedicata alla necessità di pregare sempre. Dice Gesù: «Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente» (18,7-8).

 

Così è il Signore, così ci ama, così ci vuole bene.

 

 

 

(catechesi di Papa Francesco del 20 marzo 2019)

 

 

 

ORATIO Domando umilmente di poter essere coerente con le indicazioni emerse dalla meditatio. Esprimo fede, speranza, amore. La preghiera si estende e diventa preghiera per i propri amici, per la propria comunità, per la Chiesa, per tutti gli uomini. La preghiera si può anche fare ruminando alcune frasi del brano ripetendo per più volte la frase/i che mi hanno fatto meditare.

……

Donami Signore l’umiltà necessaria…

Rendimi capace di offrirti la “lode in sacrifico”,

sapendo che sacrificio …

significa fare cosa sacra.

La più sacra delle cose: mettere te a fondamento della

nostra speranza….

Per cantare un Dio come te,

“io voglio svegliare l’aurora”.

Perché tu sei “Dio con noi”

sino alla fine.

E la gioia senza fine…”

 

 

 

(Stefania Perna – “50 preghiere per i cercatori di speranza" - p. 125)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CONTEMPLATIO     Avverto il bisogno di guardare solo a Gesù, di lasciarmi raggiungere dal suo mistero, di riposare in lui, di accogliere il suo amore per

noi. È l’intuizione del regno di Dio dentro di me, la certezza di aver toccato Gesù. È Gesù che ci precede, ci accompagna, ci è vicino, Gesù solo! Contempliamo in

silenzio questo mistero: Dio si fa vicino ad ogni uomo!

 

Per Cristo, con Cristo e in Cristo a te, Dio Padre Onnipotente, 

nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti

i secoli dei secoli.  Amen

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ACTIO     Mi impegno a vivere un versetto di questi brani, quello che mi ha colpito di più.

Si compie concretamente un’azione che cambia il cuore e converte la vita. Ciò che si è meditato diventa ora vita!  Prego con la Liturgia delle Ore, l’ora canonica del giorno adatta al momento.

Concludo il momento di lectio recitando con calma la preghiera insegnataci da Gesù: Padre Nostro...

Arrivederci!           

 

 (tratto dalle catechesi di Papa Francesco)

                                                                                                                                                                                                                                                                  

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