RITIRO ON LINE
gennaio
anno del Signore 2003
Un saluto a tutti ed a ciascuno!
Scrivo sempre in tutti i Ritiri On Line “Preparo accuratamente i posti e i segni”; ricordo qui i tratti fondamentali del Ritiro On Line, anche perché la famiglia di ROL è cresciuta… siamo più di 1000. Forse non tutti hanno presente la storia e com’è nato ROL…

Dai giorni romani della GMG del 2000 ho scoperto un bisogno di Dio, o meglio, ho bisogno di ritagliarmi un pezzo consistente di tempo solo per Dio. Contemporaneamente si apre per me un mondo, il mondo di Internet, un mondo virtuale però reale, perché dietro le tastiere dei computer ci sono uomini e donne che vogliono Dio, il Vangelo di Gesù Cristo nella Chiesa.

Come fare? Forse non si ha tempo di andare ad i ritiri organizzati dalle varie componenti cristiane in un dato giorno, alla data ora, forse un po' lontano da casa propria, o sono ritiri troppo estesi nel tempo, o non c'è la "voglia" di andare. Dall'altra parte, faccio molta fatica a pregare così, spontaneamente.

Perché non organizzare un "Ritiro On Line"?

L'ho pensato così: innanzitutto nel segreto della propria camera seguendo il consiglio evangelico di Mt 6,6:
Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto...
C'è evidente la dimensione ecclesiale: la Parola di Dio è trasmessa dalla Chiesa e nella Chiesa viene correttamente interpretata, senza spiritualismo, ma con realtà di fede.

Il "Ritiro On Line" è poi uno strumento di preghiera, e non pretende di essere un modo vincolante di fare un ritiro vero e proprio anche tenendo conto delle difficoltà che in casa ci sono per pregare. Non è un copione di teatro ma un’ iniziazione alla preghiera.

In casa, dove mi metto a pregare, quali sono i segni che devono catturarmi?

Posti: consiglierei di non sedersi al proprio posto di studio o di lavoro. Per questo, il Ritiro On Line va stampato. Sarebbe meglio creare nella propria camera il luogo di preghiera, quasi un tempio in cui Dio ci parla. Anche gli atteggiamenti esteriori sono segno dell'importanza della preghiera. Quindi, ad esempio, bisogna ritrovarsi in un luogo che non è abituale, curando molto i particolari. Ad esempio, a fianco al letto, si può mettere un tappeto - quello che non c'è di solito!- e una sedia perché non si prega bene scomodi!

Posizioni: le consiglierò, ma sono molto libere. Sono in piedi, in ginocchio, seduti, consigliate anche dalla Liturgia.

Segni: il Crocifisso, un'icona della Madre di Dio o della Trinità di Rublev, la Parola di Dio, se puoi tutta la Bibbia e non solo il Nuovo Testamento. Suggerisco anche un lumino, la luce di Tor Vergata o di Toronto.

Molto importante è anche la Preghiera delle Ore, almeno le quattro settimane del ciclo liturgico, per la conclusione. pregando con la Chiesa e per la Chiesa e per tutto il mondo.

Invito alla calma, perché ogni parola, ogni gesto, ogni domanda siano meditati nel cuore e contemplati.
Grazie di avermi letto.

        Claudio Chiozzi
 

http://www.ritiroonline.net
http://www.qumran2.net/ritiroonline/

cla2001@tin.it
ritiroonline@yahoo.it

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Ho intenzione di incontrare il Signore nella preghiera. Stampo il Ritiro On Line di questo mese. Spengo il cellulare. Preparo accuratamente i posti e i segni.

Mi inginocchio e venero il Crocifisso, l’icona, la Parola accendendo un lumino, la luce di Tor Vergata o di Toronto.

Traccio sulla mia persona il Segno della mia fede, il Segno della Croce, il Segno che mi è stato donato nel Battesimo e che mi contraddistingue come cristiano.

“Accogliendo ora la sua Croce gloriosa, quella Croce che ha percorso insieme ai giovani le strade del mondo, lasciate risuonare nel silenzio del vostro cuore questa parola consolante ed impegnativa: <Beati…>”.
[XVII GMG Toronto, Festa di accoglienza dei giovani, Discorso del Santo Padre, 25 Luglio 2002]

Invoco lo Spirito Santo:

Fa', o Signore,
che non perda mai il senso del sorprendente.
Concedimi il dono dello stupore!
Donami occhi rispettosi del tuo creato,
occhi attenti, occhi riconoscenti.

Signore, insegnami a fermarmi:
l'anima vive di pause;
insegnami a tacere:
solo nel silenzio si può capire
ciò che è stato concepito in silenzio.

Tutto è tempio!
Tutto è altare!

Rendimi, Signore, disponibile alle sorprese:
comprenderò la liturgia pura del sole,
la liturgia mite del fiore;
sentirò che c'è un filo conduttore
in tutte le cose... e salirà
il voltaggio dell'anima.
Amen

(Michel Quoist)

Contemplo i segni della Passione che sono impressi nel Crocifisso.

“Raccolti intorno alla Croce del Signore, guardiamo a Lui…”
[XVII GMG Toronto, Festa di accoglienza dei giovani, Discorso del Santo Padre, 25 Luglio 2002]
 

LECTIO Apro la Parola di Dio e leggo in piedi il brano del Vangelo di Marco (Mc 4, 21-34)

 21 Diceva loro: “Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere? 22 Non c’è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. 23 Se uno ha orecchi per intendere, intenda! ”. 24 Diceva loro: “Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più. 25 Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha”.
 26 Diceva: “Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; 27 dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. 28 Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. 29 Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura”.
 30 Diceva: “A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? 31 Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra 32 ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra”.
33 Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere. 34 Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.

Parola del Signore

Il Vangelo si legge con la penna e non soltanto con gli occhi! “Lettura” vuol dire leggere il testo sottolineando in modo da far risaltare le cose importanti.
Occorre che risultino bene le azioni che vengono descritte, l’ambiente in cui avviene il fatto, il soggetto che agisce e chi riceve l’azione.
È un’operazione facilissima, che però va fatta con la penna e non soltanto pensata.
 

MEDITATIO    Seduto, rileggo la Parola per più volte, lentamente. Anche la lettura della Parola di Dio è preghiera. Siamo entrati in quella zona più sacra e più lunga del nostro Ritiro On Line: “Il Grande Silenzio”! “Il Grande Silenzio” della Meditatio deve durare almeno 30 min.

Le parabole del Regno, che seguono la parabola del seme, si trovano nel primo discorso pubblico di Gesù che si trova in questo capitolo. L’ossatura del discorso è costituita dalle tre parabole del seme, del seme che cresce da sé e del granello di senape. Queste sono unite da un’icona comune: il seme, ma sono anche più in profondità, unite dal mistero del Regno di Dio, affrontato da angolature differenti. Le parabole sono luminose ed oscure, svelano e nascondono. Lasciano trasparire il mistero di Dio a chi ha occhi penetranti e cuore pronto. Rimangono invece oscure e carnali per chi è distratto ed ha il cuore freddo.
 
 

- vv 21-25: la condizione per continuare ad essere destinatari del seme che salva è la sua accoglienza e l’impegno a trasmetterla con gioia.
Qual è il mio moggio? Qual è il mio letto sotto cui nascondo la lampada? Qual è il mio lucerniere? Accolgo il seme? Accolgo la Parola, o è solo una parola come tante altre? Mi impegno a comunicarla, a trasmetterla?

- vv 26-29: il seme adesso è il Regno di Dio. Ci viene subito la domanda: ma perché Dio non interviene nella trama della storia? La risposta della parabola dice: fino alla sua maturazione, quando ci sarà la mietitura o il giudizio di Dio.
Dio interviene nella mia storia personale e comunitaria? Come? Come faccio crescere il seme nella mia vita? Per stare sveglio bisogna che parli con qualcuno: sono vigilante fino al giudizio di Dio? Faccio bella mostra del chicco pieno, ammirandolo, facendolo vedere o subito lo mieto? Chi è il mietitore? La falce nella mia vita cos’è? Cosa devo togliere nella mia vita?

- vv 29-34: perché il seme, perché i segni dell’azione di Dio sono così piccoli e insignificanti? La risposta ancora una volta rimanda allo stile dell’azione di Dio. L’importante è stare vicino a Gesù come discepoli.
La Parola di Dio è un seme o una pianta in me? È un granello di senape, piccante, che ha sapore, non ipocrita, o non ha sapore? La Parola è tanto grande nella mia vita che parecchi uomini e donne si aggrappano a me e quindi alla Parola di Dio? Sono discepolo di Gesù veramente? Cosa vuol dire essere discepolo?

La meditazione non è fine a se stessa, ma tende a farmi entrare in dialogo con Gesù, a diventare preghiera.
 

ORATIO     Domando umilmente di poter essere coerente con le indicazioni emerse dalla meditatio. Esprimo fede, speranza, amore. La preghiera si estende e diventa preghiera per i propri amici, per la propria comunità, per la Chiesa, per tutti gli uomini. La preghiera si può anche fare ruminando alcune frasi del brano ripetendo per più volte la frase/i che mi hanno fatto meditare. Se sei in difficoltà, prega così:

Credo che la preghiera non è tutto,
ma che tutto deve cominciare dalla preghiera:
perché l'intelligenza umana è troppo corta
e la volontà dell'uomo è troppo debole;
perché l'uomo senza Dio
non dà mai il meglio di se stesso.

Credo che la preghiera non ha bisogno di parole,
perché l'amore non ha bisogno di parole.

Credo che si può pregare
tacendo, soffrendo, lavorando,
ma il silenzio è preghiera solo se si ama,
la sofferenza è preghiera solo se si ama,
il lavoro è preghiera solo se si ama.

Credo che non sapremo mai
se la nostra è preghiera o non lo è.

Ma esiste un criterio infallibile per capire se è preghiera:
se cresciamo nell'amore
se cresciamo nel distacco del male,
se cresciamo nella fedeltà alla volontà di Dio.

Credo che impara a pregare
solo chi impara a tacere davanti a Dio.
Credo che impara a pregare
solo chi resiste al silenzio di Dio.

Credo che tutti i giorni dobbiamo chiedere al Signore
il dono della preghiera: perché chi impara a pregare, impara a vivere.




CONTEMPLATIO     Si avverte il bisogno di guardare solo a Gesù, di lasciarsi raggiungere dal suo mistero, di riposare in lui, di accogliere il suo amore per noi. È l’intuizione del regno di Dio dentro di me, la certezza di aver toccato Gesù.

È Gesù che ci precede, ci accompagna, ci è vicino, Gesù solo! Contempliamo in silenzio questo mistero: Dio si fa vicino ad ogni uomo!

Contemplo ed adoro, in ginocchio, il Crocifisso, segno della Risurrezione.
 

ACTIO    Mi impegno a vivere un versetto di questo brano, quello che mi ha colpito di più nella meditatio, che ho ripetuto nell’oratio, che ho vissuto come adorazione e preghiera silenziosa nella contemplatio e adesso vivo nell’actio.

Si compie concretamente un’azione che cambia il cuore e converte la vita. Ciò che si è meditato diventa ora vita!

Prego con la Liturgia della Ore, l’ora canonica del giorno adatta al momento.

Concludo il momento di lectio recitando con calma la preghiera insegnataci da Gesù: Padre Nostro...

Quando ho finito l’Ora Canonica, spengo il lumino.
 

Arrivederci!
 
 


 
 
 
 

BUON ANNO 2003!