RITIRO ON LINE
novembre 2001
Un saluto a tutti!

Situazione mondiale: non è delle più felici, come ben sapete, dopo i fatti americani e la guerra che si è scatenata, senza pietà. Invito tutti a mettere il mondo, con le sue gravi questioni, in mano di Maria perchè lo presenti al Padre.

Un anno di Ritiri on line: è un po' difficile fare festa in questi momenti. Ritiro on line, scaturito dai miei pensieri alla GMG 2000, ha avuto voce con il Ritiro di Novembre 2000. 12 mesi di Ritiri, un anno di Ritiri, il primo compleanno!

DEO GRATIAS: non mi viene da dire altro. Voglio ringraziare il Signore perchè attraverso Ritiro on line ho conosciuto tante persone, tante realtà, tanti siti dove posso incontrare persone di tutto il mondo che mi hanno fatto incontrare la Chiesa universale. Ringrazio il Signore perchè ho potuto trovare Paolo che, con vera umità e senso ecclesiale, si è messo al lavoro e si è creato un sito povero ma efficace. E anch'io pubblicamente e personalmente ringrazio Paolo per il consiglio, la sapienza, la delicatezza nella pastorale, per l'esperienza in Internet... Deo gratias!

Sì, Ritiro on line in questi 12 mesi è stato un "servo inutile"... Forse ha aiutato qualcuno a pregare, ma non è stato il salvatore della preghiera personale! E' stato un servo, un mezzo per pregare. E' stato un servo inutile del Vangelo, perchè ha fatto tutto quello che gli era comandato di fare.
Questo basta.

...allora auguratemi e auguratevi buon primo compleanno, nel Signore!
Un saluto a tutti e un arrivederci a presto!

Claudio Chiozzi
cla2001@tin.it
 

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1. Ho intenzione di incontrare il Signore nella preghiera. Stampo il Ritiro on line di questo mese. Spengo il cellulare. Preparo accuratamente i posti e i segni.

2. Mi inginocchio e venero il Crocifisso, l'icona, la Parola accendendo un lumino o la luce di Tor Vergata.

Traccio sulla mia persona il Segno della mia fede, il Segno della Croce, il Segno che mi è stato donato nel Battesimo e che mi contraddistingue come cristiano.

Invoco lo Spirito Santo:

Vieni Spirito Santo,
vieni e dona forza,
contro le avversità della vita
tra il frastuono e il caos di tutti i giorni,
il coraggio di saper rischiare in un mondo
pronto solo a calcolare i guadagni e i profitti;
vieni e illuminaci
perché possiamo vedere meglio la strada da percorrere,
vedere meglio gli altri e vivere nella luce.

Vieni e donaci
l'inquietudine che vince l'agitazione,
la verità che vince l'ipocrisia
e che ci toglie ogni maschera di meschinità
o di comodo compromesso;
vieni e donaci
la semplicità che vince la superficialità,
la libertà che vince ogni condizionamento,
ogni schiavitù, ogni schema, ogni rigidismo;
vieni e donaci
la prudenza che vince la faciloneria,
l'amore che vince l'indifferenza.

Vieni e donaci
il gusto vero della vita
in modo che ci apra agli altri
in un continuo dare senza riserve
perché tutti ti riconoscano
come il Signore della vita.


Contemplo i segni della Passione che sono impressi nel Crocifisso.

3. LECTIO   Apro la Parola di Dio e leggo in piedi il brano del Vangelo di Luca.

Lc 17,7-10

7 Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? 8 Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? 9 Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? 10 Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare".
 

Parola di Dio

Si prende in mano una penna. Il Vangelo si legge con la penna e non soltanto con gli occhi! "Lettura" vuol dire leggere il testo sottolineando in modo da far risaltare le cose importanti.
Occorre che risultino bene le azioni che vengono descritte, l'ambiente in cui avviene il fatto, il soggetto che agisce e chi riceve l'azione.
È un'operazione facilissima, che però va fatta con la penna e non soltanto pensata.


  4. MEDITATIO    Seduto, rileggo la Parola per più volte, lentamente. Anche la lettura della Parola di Dio è preghiera. Siamo entrati in quella zona più sacra e più lunga del nostro Ritiro on line: "Il Grande Silenzio"! "Il Grande Silenzio" della Meditatio deve durare almeno 30 min.

Questi pochi versetti del Vangelo secondo la tradizione lucana, sono da noi conosciuti.

Gesù fa vedere con una piccola parabola l'atteggiamento del vero fedele. Forse la parabola è po' fastidiosa per la nostra sensibilità. Un padrone volgare e prepotente come può diventare simbolo di Dio? La nostra parabola diventa, invece, comprensibile se si cerca di centrare il vero senso.

Il suo soggetto dominante non è il padrone e il suo comportamento, ma quello del servo. Il servo del Vangelo sceglie un comportamento di totale disponibilità, senza calcoli né contratti. Il rapporto Dio-uomo non è quello di un datore di lavoro e di un dipendente. Il rapporto deve essere piuttosto quello dell'amore nuziale.
Il servo non deve esigere prestigio o dignità maggiore perché ha offerto alla comunità un servizio di responsabilità.

Il servo è Cristo, che si è fatto tutto obbediente al Padre, fino alla croce. Il servo è la Chiesa, quando si apre alla Parola di Dio, avendo come maestra e guida la Croce di Gesù, riconoscendolo Risorto e augurando "Pace a voi" ad ogni uomo. Il servo è ogni cristiano, quando riconosce di essere "servo inutile", sereno e felice di poter donare e sacrificarsi per Dio e per i fratelli, fedele all'amore di Dio.

Servo? Quale servo sono? Perché?

Il servo, in quest'anno, è stato anche nella vostra vita Ritiro on line. Forse per alcuni è stato inutile, trovato sui motori di ricerca o nei siti cattolici ma a lui/lei non ha dato niente. Alcuni si sono iscritti un po' per curiosità e un po' perché non costava niente... Alcuni interessa Ritiro on line, ci preghiamo su, lo portiamo anche ad altri, lo facciamo nostro per incontri di preghiera... Forse però è stato inutile. L'importante è che il Ritiro on line abbia fatto tutto quanto doveva fare, perché ordinato dal Signore.

Non ho ragioni di sentirmi sola.
In qualunque circostanza
posso fare affidamento sulla vicinanza di Dio.
Tutti dovremmo, gli uni gli altri,
richiamarci a questa sua presenza e alla sua grazia,
darcene vicendevolmente sicurezza.
Forse proprio in questo momento, con giusta ragione,
posso lasciarmi confortare dalle benedizioni di Dio:
egli è accanto a me e mi predispone un buon cammino.
Mi ama senza condizioni, non mi abbandona.
Mi inonda col dono della sua pace.



La meditazione non è fine a se stessa, ma tende a farmi entrare in dialogo con Gesù, a diventare preghiera.
 
 

5. ORATIO     Domando umilmente di poter essere coerente con le indicazioni emerse dalla meditatio. Esprimo fede, speranza, amore. La preghiera si estende e diventa preghiera per i propri amici, per la propria comunità, per la Chiesa, per tutti gli uomini. La preghiera si può anche fare ruminando alcune frasi del brano ripetendo per più volte la frase/i che mi hanno fatto meditare. Se sei in difficoltà, prega così:

Signore, noi siamo i soliti fessi.
Quelli che "al dunque" non si tirano mai indietro.
Quelli che non sanno mai trovare la scusa per dire "non sono potuto venire".
Quelli che dicono "ormai ci siamo impegnati, non possiamo più tirarci indietro"
Quelli che si ritrovano "sempre gli stessi" a lavorare, a sgobbare.
Quelli che devono inghiottire bocconi perché gli altri, oltre a non lavorare, ti prendono anche in giro.
Signore...è duro.
Siamo sempre in tanti ad avere idee, a progettare, a programmare.
Ma poi, a lavorare, chi scappa di qua, chi fugge di la, chi non può, chi non si ricorda...
E noi siamo i "soliti fessi".
Ci arrabbiamo, diciamo che questa è l'ultima volta...che non ci cascheremo più.
Ma sappiamo che non è vero...noi non siamo soli.
Ci sei Tu.
Tu non hai mai tagliato la corda.
Aiutaci a stare in tua compagnia.
Anche Tu ci sei sempre.

T.Lasconi
   
 
 

Tienimi nel tuo amore

Tu che sei al di sopra di noi,
tu che sei uno di noi,
tu che sei anche in noi
possano tutti vedere te anche in me,
possa io preparare la strada per te,
possa  io rendere grazie
per tutto ciò che allora mi toccherà.
Possa io non scordare in ciò i bisogni altrui.
Tienimi nel tuo amore
così come vuoi che tutti dimorino nel mio.
Possa tutto,in questo mio essere,
volgersi a tua gloria
e possa io non disperare mai.
Poiché io sono sotto la tua mano
e in te é ogni forza e bontà.

(Dag Hammarskiold)




6. CONTEMPLATIO     Si avverte il bisogno di guardare solo a Gesù, di lasciarsi raggiungere dal suo mistero, di riposare in lui, di accogliere il suo amore per noi. È l'intuizione del regno di Dio dentro di me, la certezza di aver toccato Gesù.

È Gesù che ci precede, ci accompagna, ci è vicino! Contempliamo in silenzio questo mistero: Dio si fa vicino ad ogni uomo!

Contemplo ed adoro, in ginocchio, il Crocifisso, segno della Risurrezione.


  7. ACTIO    Mi impegno a vivere un versetto di questo brano, quello che mi ha colpito di più nella meditatio, che ho ripetuto nell'oratio, che ho vissuto come adorazione e preghiera silenziosa nella contemplatio e adesso vivo nell'actio.
In questo mese propongo di essere servi del mondo, facendo nostro l'invito del Papa a pregare con il Rosario per la pace. Anche solo una decina, per cominciare. Anche il mese di Novembre potrà essere unito con la Corona del Rosario, per la pace!

Si compie concretamente un'azione che cambia il cuore e converte la vita. Ciò che si è meditato diventa ora vita!
 

8.   Prego con la Liturgia della Ore, l'ora canonica del giorno adatta al momento.

9.   Concludo il momento di lectio recitando con calma la preghiera insegnataci da Gesù: Padre Nostro...

Quando ho finito l'Ora Canonica, spengo il lumino o la luce di Tor Vergata.
 
 

Arrivederci!